E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 2023 n. 49, la legge di conversione del decreto legge 198/2022 cd. “Proroga Termini”, che stabilisce la proroga del decreto ministeriale 152/2022, relativo alla gestione come “end of waste” dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Viene, in particolare, disposta una doppia proroga che rinvia:

• di sei mesi e quindi al 3 novembre 2023 la conclusione della fase di monitoraggio e revisione delle prescrizioni contenute nel decreto 152/2022. Tale termine era originariamente fissato al 3 maggio 2023;
• di ulteriori e successivi sei mesi e quindi al 3 maggio 2024 il termine per l’adeguamento delle autorizzazioni e conseguentemente, nelle more di tale adeguamento, la possibilità di continuare a recuperare i rifiuti da costruzione e demolizione secondo le indicazioni contenute nelle autorizzazioni in essere. Anche tale termine era originariamente previsto per il 3 maggio 2023.

Nello specifico, il comma 8 undicies dell’art. 11 del d.l. 198/2022, come modificato durant l’iter di conversione parlamentare, stabilisce che il termine relativo alla fase di monitoraggio per la revisione del D. M. 152/2022, di cui all’ 7 del provvedimento stesso, è prorogato di sei mesi. Il Ministero disporrà quindi di maggior tempo (fino al 3 novembre 2023) per definire le nuove regole, al ricorrere delle quali i rifiuti da costruzione e demolizione cessano di essere qualificati come rifiuti e possono essere avviati a nuovi utilizzi.

Il citato art. 11, sempre al comma 8 undicies, prosegue disponendo anche la proroga di ulteriori sei mesi del termine indicato dall’articolo 8, comma 1, del decreto n. 152 del 2022, con decorrenza dalla conclusione della fase di monitoraggio di cui all’articolo 7, comma 1, secondo la nuova scadenza stabilita.

Ne deriva che si potrà procedere all’adeguamento delle autorizzazioni ambientali, sia in procedura semplificata sia quelle in procedura ordinaria, fino al 3 maggio 2024. Entro questo stesso termine sarà, inoltre, possibile continuare a recuperare i rifiuti inerti secondo le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni esistenti (e non ancora aggiornate).